Giro d’Italia. Storia e gastronomia
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di Claudio Visci
Si lascia la magnifica Matera, con le altre prelibatezze come la ricotta forte, squisita è la Crapiata Materana, una zuppa di legumi con fagioli, ceci, fave e piselli, grano e cipolle. Si passa a Taranto con le cozze tarantine e a Grottaglie, dove si mangia il fico mandorlato di San Michele Salentino.
Brindisi, dove c’è l’arrivo di tappa denominata Salento, da visitare la Cattedrale di San Cataldo, il Castello Aragonese e il Museo Archeologico, oltre a numerose chiese e conventi. Le bombette tarantine, involtini di carne ripiene di formaggio e una varietà infinita di dolci deliziosi.
In alto: Taranto, la”Città dei due Mari”