Intervista. Antonio tiberi, professionista Trek- segafredo
di Claudio Visci
Gavignano fuori Roma, alle porte di Anagni(FR) dove è nato il 21 giugno 2001 Antonio Tiberi, che passerà professionista nel 2021 nella Trek- Segafredo di Vincenzo Nibali, il siciliano che quando scende in Ciociaria si allenano insieme. Suo padre Paolo, un passato ciclista dilettante, ha un’azienda agricola, mentre la mamma Nadia fa l’infermiera: Antonio è il loro unico figlio prediletto.
Hai corso solo un anno tra i dilettanti under 23.
“Si, ma ho conquistato tre belle vittorie, tra cui la più importante, l’Internazionale di San Vendemiano”.
Come ti sei trovato con la Colpack Ballan?
” Molto bene, una formazione molto forte, un rapporto socievole sia con i compagni di squadra, che con il direttore sportivo Giancarlo Valoti”.
Hai conquistato da juniores la maglia di campione del mondo a cronometro in Gran Bretagna.
“Dopo la partenza ho avuto un banale incidente con la rottura della pedivella, poi con rabbia ho fatto un inseguimento fantastico che mi ha portato ad una vittoria straordinaria”.
Tra qualche mese passerai professionista. La Trek- Segafredo è la squadra giusta?
” Il team statunitense è molto organizzato e ben diretto dal manager Luca Guercilena”.
Con Nibali vi allenate spesso. Che consigli ti da un grande campione come il siciliano?
“Vincenzo, quando scende nel Lazio, dato che la moglie è di Acuto, vicino Fiuggi, ci si allena insieme. Da Nibali posso solo imparare”.
Nei prossimi anni quando sarai più maturo, punterai nelle gare in linea o le grandi corse a tappe?
” Sicuramente mi voglio misurare nelle corse a tappe, senza tralasciare le importanti classiche in linea”.
I tuoi obiettivi del 2021? Le corse a cui parteciperai.
” Farò il leader al Giro di Svizzera, poi parteciperò al Tour Utah in America, il Laigueglia e tutte le classiche del calendario nazionale”.
Un sogno nel cassetto. Quale gara ti piacerebbe vincere?
“Il mio desiderio fra qualche anno sarà il Giro d’Italia”.
In alto:Antonio Tiberi e Vincenzo Nibali