Storie del giro d’italia. Denis Menchov
di Claudio Visci
Dal 9 al 31 maggio si è svolto il 92° Giro d’Italia, vinto con merito dal russo Denis Menchov. La prima tappa con la cronosquadre a Lido di Venezia incorona il team statunitense Colombia- High Road. L’inglese Mark Cavendish maglia rosa. Doppietta di fila del velocista Alessandro Petacchi allo sprint a Trieste e Valdobbiadene. San Martino di Castrozza benedice Danilo Di Luca e tappa data a Stefano Garzelli, dopo la positività di Di Luca. Lo svedese Thomas Lofkvist conquista la rosa. Denis Menchov trionfa all’Alpe di Siusi e dimostra di lottare alla pari per conquistare il Giro. Michele Scarponi e il norvegese Edvald Boasson Hagen si affermano a Mayrhofen, in Austria e a Chiavenna. A Bergamo da solo arriva il bielorusso Kanstancin Siucou e Mark Cavendish sfreccia a Milano. Nella storica Cuneo- Pinerolo Di Luca batte Franco Pellizotti, ma la vittoria va assegnata a Menchov, per la positività dei due ciclisti italiani che si classificano al secondo e terzo posto finale della Corsa rosa, ma vengono estromessi dalla classifica generale e squalificati. Ad Arenzano Cavendish fa il bis e poi si aggiudica anche la terza vittoria a Firenze. Nella crono di Riomaggiore Menchov stravince e rafforza il primato. L’australiano Simon Gerrans a Madonna di San Luca; Leonardo Bertagnoli a Faenza; lo spagnolo Carlos Sastre a Monte Petrano impongono la loro legge. Nella Chieti- Blochaus, tappa dura con Garzelli trionfatore. A Benevento Michele Scarponi vince e fa doppietta, mentre anche Sastre colpisce il bis sul Monte Vesuvio. La Napoli- Anagni brinda Philippe Gilbert. La crono individuale conclusiva di Roma decreta il successo del lituano Ignatas Konovalovas. Un finale incredibile per la caduta di Menchov, nei pressi sul traguardo del Colosseo. Dunque, Denis Menchov(Rabobank) si aggiudica il Giro d’Italia, oltre alla Vuelta di Spagna del 2005. Alla piazza d’onore si piazza Carlos Sastre a 3’45” e al terzo Ivan Basso con un ritardo di 3’59”. È il secondo trionfo russo alla Corsa rosa, dopo quello di Pavel Tonkov nel 1996.