Storie di eroi e giganti del ciclismo
di Claudio Visci
È stato un grande corridore Giuseppe Saronni, nato a Novara il 22 settembre 1957. Professionista dal 1977 al 1990 ha corso nella sua stupenda carriera con le divise della Scic, GIS Gelati, Del Tongo, Malvor e Diana Colnago. Si è aggiudicato due Giri d’Italia: nel 1979 su Francesco Moser e terzo lo svedese Johansson e nel 1983 Saronni batté Roberto Visentini e lo spagnolo Jan Fernandez. In quei anni Saronni e Moser caratterizzarono un’accesa rivalità l’Italia sportiva. Trionfò alla Milano- Sanremo nel 1983 in solitudine con indosso la maglia iridata. Nel 1982 conquistò con un capolavoro il mondiale a Goodwood, in Gran Bretagna. L’americano Greg Lemond si piazzò secondo a 5″ e terzo arrivò di bronzo l’irlandese Sean Kelly a 10″ secondi. In quell’anno a ottobre centra il colpo vincendo il Giro di Lombardia allo sprint sul francese Pascal Jules e Francesco Moser. Nel 1981 a Praga fu battuto in una strana volata dal belga Freddy Maertens, mentre nel 1986 fu medaglia di bronzo al mondiale di Colorado Springs, vinto da Moreno Argentin. Vinse anche una Freccia Vallone, oltre a una miriade di tappe al Giro d’Italia e tante classiche del calendario italiano. Ha lasciato l’attività agonistica nel 1990, dopo 193 vittorie. Oggi Giuseppe Saronni, 62 anni, dal 2005 è team manager della UAE Emirates.