Storie di eroi e giganti della storia del ciclismo. Vittorio Adorni
di Claudio Visci
Professionista dal 1961 al 1970, Vittorio Adorni nato a San Lazzaro Parmense, il 14 novembre 1973, è stato un ottimo corridore vincitore di un Giro d’Italia e il campionato del mondo. Ha corso con le divise della Cynar, Salvarani, Faema e Scic. Nel suo ricco palmares figura il Giro d’Italia del 1965, quando batté di 11’26” Italo Zilioli, mentre Felice Gimondi si piazzò terzo con un ritardo di 12’49”. Due anni prima, nel 1965 si classificò secondo alla corsa rosa battuto da Franco Balmamion. Nel 1968 ancora al posto d’onore a 5 minuti da Eddy Merckx. Vinse un campionato italiano nel 1969 allo sprint su Vito Taccone e terzo Italo Zilioli. Nelle classiche si piazzò secondo alla Milano- Sanremo del 1965, dietro l’olandese Del Hartog e due terzi posti nel 1963 e 1964 e un secondo posto nel 1965 alla Liegi- Bastogne Liegi. Al mondiale del 1964 a Sallanches in Francia, fu battuto dall’olandese Jan Janssen. Sul circuito di Imola in casa si laurea campione del mondo del 1968, la sua vittoria più prestigiosa, dove riuscì a trionfare con un tentativo a 90 km dalla conclusione, che lo portò al successo con un vantaggio di 9’50” sul belga Hermann Van Springel. Fu un trionfo italiano con il terzo di bronzo di Michele Dancelli arrivato a 10’18”, quarto Gianni Motta e quinto Vito Taccone. Lasciò l’attività agonistica nel 1970 con un bottino di 70 vittorie. Poi, entrò a far parte per alcuni anni nel mondo dello spettacolo, diventò conduttore, assieme a Liana Orfei, del telequiz “Ciao Mamma”. Fu commentatore televisivo alla RAI con il compianto Adriano De Zan. Oggi Vittorio Adorni, 82 anni, vive a Parma con la moglie Vitaliana Erbetta, ha due figli: Viviana e Vanni. Un personaggio unico e cortese, anche fuori dalle corse.