Delusioni 2019 Gianni Moscon
di Claudio Visci
Doveva essere la stagione del rilancio definitivo per Gianni Moscon nel 2019, ma è stata un’autentica delusione. Il trentino della Val Di Non ad inizio stagione ha partecipato all’AUE Tour, vittima di due brutte cadute che ne hanno condizionato la primavera. Durante le classiche del nord il trattore come viene definito Moscon, non ha mai trovato la forma ideale per competere con i grandi del ciclismo internazionale. Nella classicissima del pavé, la Parigi- Roubaix non ha trovato la giusta dimensione, il colpo di pedale giusto. Il corridore trentino della Ineos, dopo un lungo ritiro e il superlavoro in quota in Colombia, lo hanno condizionato e sfiancato, a dispetto di una preparazione sbagliata. Dopo un Tour de France corso nell’anonimato, il trentino nel mondiale in Yorkshire, si è rivelato un uomo chiave per la nazionale azzurra, conquistando un buon 5 posto, dopo aver svolto un prezioso lavoro in favore di Matteo Trentin , medaglia d’argento , alle spalle del danese Mads Pedersen. Un anno da dimenticare, senza grandi risultati, zero vittorie e la consapevolezza di ritornare nel 2020 ad essere un protagonista a livello mondiale.