Fausto Coppi: il Mito che non tramonta mai


di Claudio Visci

Sessant’anni fa   , il  2 gennaio 1960 ci lasciava Fausto Coppi, il leggendario campionissimo di ciclismo e dello sport in generale, che ancora  adesso l’intera Italia lo ama immensamente. Le sue imprese memorabili con l’ epico storico duello insieme all’inossidabile Gino Bartali, hanno emozionato intere generazioni. Ancora oggi il campionissimo, di cui nei mesi scorsi si è festeggiato il centenario della nascita, rimane sempre una voce epica. “Un  uomo solo al comando, la sua maglia biancoceleste, il suo nome Fausto Coppi”. Cosi celebrava la frase, il mitico giornalista Mario Ferretti. Nato a Castellania, in provincia di Alessandria, il 15 settembre 1919, scomparso a soli 40 anni a Tortona a seguito della malaria contratta in Africa. Ha vinto tantissimo, tanto da essere considerato uno dei più grandi e popolari atleti di tutti i tempi. Ricordi, cerimonie, convegni e presentazioni saranno celebrati nel 2020 in tutta Italia, a dimostrazione di essere un’icona della storia sportiva italiana. Professionista dal 1939 al 1959, soprannominato” il campionissimo” o ” L’Airone”, viene considerato uno dei più grandi ciclisti della storia del ciclismo. Tra le sue numerose affermazioni più importanti: vinse 5 Giri d’Italia, 2 volte il Tour de France, 5 Giri di Lombardia, 3 Milano- Sanremo, 1 Parigi-Roubaix e 1 Freccia Vallone. Nel 1953 fu campione del mondo a Lugano. Un ricordo indelebile e la sua fama incredibile, lo fanno ancora un “Monumento”, dello sport mondiale.