Giro d’Italia. Storia e gastronomia

di Claudio Visci

Piacenza, nota città dell’Emilia Romagna è un centro di interesse religioso. Tra i monumenti la Chiesa di Sant’Antonino, costruita tra il 350 e il 375 in stile romanico, la Basilica di San Savino nel 1107; la Chiesa di San Francesco in stile gotico, la Basilica di San Giovanni in Canale, fondata nel 1220. Poi, un’infinita presenza di Musei, Chiese e Basiliche ornano la bellissima Piacenza.

Tra i piatti tipici: è molto variegata la cucina piacentina, tra le pietanze più popolari risultano: pasta all’uovo ripiena di stracotto di manzo, la bomba di riso con carne di piccione e funghi. Lasagne e maccheroni bobbiesi, tagliatelle con salsa di noci. La spongata è un dolce a base di nocciole, mandorle e uvetta. La torta di mandorle e la torta spisigona. Il bargnolino è un liquore dolce fatto con le bacche di prugnolo e il nocino, infuso di mallo di noci.

Sestola, è un comune di 2.600 abitanti a quota 1.020 metri della provincia di Modena. È situata nel Parco del Frignano ed è dominata dal Monte Cimone a 2.165 metri. Sestola è la più celebre località turistica invernale dell’Emilia Romagna, nonché una delle maggiori dell’Appennino. Tra le principali chiese ed oratori sono da segnalare la Chiesa Parrocchiale di San Nicolò, la Chiesa della Madonna del Rosario, l’oratorio di San Nicola e Sant’Antonio. Su di un alto sperone roccioso sorge l’antica Fortezza.

Tra i piatti tipici: i prodotti dell’Emilia Romagna, quale il tipico mirtillo e il miele di castagno.

In alto: Sestola, veduta invernale.