Intervista. Gianluca bortolami,ex professionista

di Claudio Visci

Gianluca, nella tua carriera hai ottenuto vittorie importanti.

“La classifica di Coppa del Mondo, Giro delle Fiandre, Campionato di Zurigo, Giro del Veneto e Piemonte”.

Mi racconti la tua vittoria emozionante nella tappa al Tour de France del 1994.

” È stata la frazione più lunga del Tour. Ho preceduto di pochi secondi grossi velocisti come Abdoujaparov, Zberg e Bontempi. Un trionfo incredibile”.

In quell’anno sei stato formidabile.

“Un anno straordinario con vittorie pesanti. Sono stato uno dei più forti ciclisti in campo internazionale”.

Sei stato un grande corridore nelle classiche del nord. Nel 2001 hai trionfato al Giro delle Fiandre.

” Una giornata memorabile. Ho battuto allo sprint l’olandese Dekker e terzo il povero Zanette, mentre Nardello ha completato il trionfo italiano al quinto posto.

Tre corridori della Mapei sul podio della Parigi- Roubaix nel 1996. Ti sei rammaricato del posto d’onore?

“Si, però ho dovuto sottostare agli ordini di scuderia, con il compagno di squadra Musseew vincitore e terzo Tafi. Un secondo posto brillantissimo”.

Il dottor Giorgio Squinzi ha cambiato il mondo del ciclismo?

” Nel 1994, il mio anno di grazia, il dottor Squinzi è entrato nel ciclismo di una formazione, la Mapei che ha fatto la storia del ciclismo. Per noi è sempre stato un uomo importante, un maestro, un amico, insieme alla moglie Adriana Spazzoli”.

Che ciclismo hai vissuto in quell’epoca?

“Un ciclismo diverso, con grandi campioni che si sfidavano in ogni corsa tutto l’anno”.

La tua più grande delusione della tua carriera?

” Al mondiale di Agrigento sempre nel 1994, avevo una forma invidiabile, la Nazionale azzurra non mi ha sostenuto, poi Chiappucci è arrivato secondo, dietro al francese Leblanc”.

Il ciclismo italiano è in profonda crisi, ma abbiamo un superlativo Filippo Ganna. Una tua opinione?

“Ganna ha dimostrato di essere vincente già nelle categorie giovanili, ora è un leader carismatico capace di conquistare titoli mondiali, sia su pista che su strada”.

Nella tua splendida carriera hai indossato tante maglie importanti. La formazione che ti è rimasta nel cuore?

” Un po’ tutte, ovviamente Lampre, Vini Caldirola, Diana Colnago e, soprattutto, la Mapei”.

Non sei rimasto nel mondo delle due ruote, comunque gestisce un punto vendita di bici.

“Dirigo una società ciclistica ASD GB Team juniores, esordienti e allievi”.