Interviste: Franco vona

di Claudio Visci

Il ciociaro Franco Vona di Ripi, è stato professionista dal 1987 al 1996, nella sua carriera ottenne cinque vittorie, tra cui si affermò in tre tappe del Giro d’Italia. Incontriamo Franco Vona, in una giornata calda di inizio d’autunno a Frosinone, dove lavora presso Linea Oro di articoli sportivi nel capoluogo laziale.

Sei stato un ottimo scalatore, inoltre gregario di Gianni Bugno e Franco Chioccioli?

” Tra i miei compagni ho avuto un ottimo rapporto sia con Bugno che con Chioccioli. Due fuoriclasse diversi tra loro. Bugno molto completo capace di vincere qualsiasi corsa. Il toscano grande scalatore avrebbe potuto vincere qualche Giro in più”.

Nella tua carriera hai vinto cinque corse, quale secondo te la più importante?

“Non ho vinto poi così tanto da professionista. Per questo le mie vittorie sono tutte importanti, anche perché colte in tappe di Giri tra le più dure. Una in particolare, nella frazione di Corvara al Giro d’Italia 1992”.

Come giudichi il ciclismo italiano degli anni ’90?

“Il nostro ciclismo è stato un periodo che si ricorda molto volentieri, ha fatto da passaggio tra un ciclismo tradizionale a quello moderno che vediamo oggi”.

Cosa pensi della stagione memorabile di Sonny Colbrelli.

” Per quanto riguarda Colbrelli ha avuto una stagione straordinaria con successi importanti, ora lo aspetta però la riconferma. E la cosa non è facile che si possa ripetere a questi livelli”.

Dei giovani del ciclismo italiano, chi vedi possa diventare un fuoriclasse?

” Il ciclismo italiano ha degli ottimi corridori che fanno bene nelle corse di un giorno, ora speriamo che arrivino corridori che possano lottare per vincere una grande corsa a tappe”.

Un Tadej Pogacar dominatore del 2021.

” Un corridore completo che vincerà ancora nei prossimi anni, sia nelle corse a tappe e nelle classiche”.

– L’unica speranza con un dolce sorriso conclude Vona, di un italiano capace di rivincere il Tour de France, dopo la splendida vittoria di Vincenzo Nibali nel 2014.