Interviste. Lorenzo germani, un giovane di buone speranze

di Claudio Visci

Lorenzo Germani, 18 enne di Roccasecca, nel frusinate, il paese di Severino Gazzelloni grande musicista del flauto. Nel 2019 Lorenzo si è trasferito a Massa, nella cittadina toscana dove frequenta il liceo scientifico. Al secondo anno da juniores, difende i colori della Work Service Dynater Romagnano, diretta dal direttore sportivo Matteo Berti. L’anno scorso ha subito un infortunio al femore dopo una caduta, poi guarito è riuscito ad imporsi in tre corse, tra cui la “Ciociarissima” a Sora in casa.

Cosa pensi di questa stagione anomala del ciclismo?

“Non mi sarei mai aspettato una situazione del genere, è stato ed è un periodo difficile per tutti, ma sono abbastanza fiducioso”.

Ad agosto ricominciano le corse. Dove sei impegnato?

” Non so a che gare parteciperò “.

Ti trovi bene in Toscana con la Work Service?

” Mi trovo molto bene, è una squadra con un’organizzazione che fa invidia a molte squadre, ogni corridore è trattato allo stesso modo e ha il suo spazio”.

I tuoi obiettivi nel finale di stagione?

“Data la situazione non c’è un obiettivo principale, ma bisogna vincere e vincere”.

I corridori juniores più forti in campo nazionale?

” Di ragazzi del mio anno che vanno forte ce ne sono abbastanza, da Garofoli, Balestra, Piras, Vacek e altri, poi dipende dalla tipologia di percorso e corsa”.

Nel 2021 sei dilettante under 23?

“Ancora non si sa bene se l’anno prossimo congeleranno le categorie, perciò ancora non so cosa farò”.

Aspiri a diventare professionista?

” È il sogno di ogni ragazzo che inizia a correre, perciò speriamo bene”.

Il tuo campione preferito?

“Per le classiche di un giorno è Fabian Cancellara, per le corse a tappe Egan Bernal”.