La nuova vita. Danilo di luca

di Claudio Visci

Il ciclista abruzzese Danilo Di Luca definito il “Killer”, professionista dal 1999 al 2013, è stato vincitore di un Giro d’Italia e di molte classiche in linea. Nato a Spoltore, vicino Pescara, il 2 gennaio 1976, oggi ha 44 anni. Si è imposto al Giro d’Italia del 2007 da dominatore, superando il lussemburghese Andy Schleck arrivato a 1’55”, poi vincitore di un Tour de France. Vinse da giovane nel 2001 un grande Giro di Lombardia, regolando in volata Giuliano Figueras e l’olandese Boogerd. Nel 2005 conquista la classica olandese Amstel Gold Race e la Freccia Vallone in Belgio. Fu quarto alla corsa rosa con due vittorie di tappa. Con gran classe si aggiudicò nel 2007 la decana delle classiche più celebri: la Liegi- Bastogne Liegi. Nel 2009 partecipò al Giro d’Italia del centenario, ma fu battuto dal russo Denis Menchov. Il 22 luglio 2009 viene squalificato per doping al Cera dopo le due positività al Giro e fermato per due anni. Nel 2011 ritorna a correre con la Katusha, mentre l’anno dopo passa all’Acqua & Sapone, dove ottiene due vittorie. Nel 2013 partecipa al Giro con la Vini Fantini di Luca Scinto, ma il 24 maggio viene annunciata una nuova positività all’EPO. Il 5 dicembre 2013 il Tribunale Antidoping di Roma, decide di squalificarlo a vita. Il corridore abruzzese è il primo ciclista italiano a subire una squalifica pesantissima. Nel 2006 pubblica il libro “Bestie da Vittoria” in cui racconta la sua vita sportiva. Adesso ha intrapreso da qualche anno una nuova attività da imprenditore, progettando e facendo realizzare biciclette e scarpe.