Ricordi: l’abruzzese Vincenzo Meco trionfa nella tappa da tregenda sul Monte Bondone al Giro d’Italia del 1962

di Claudio Visci

Un ricordo indelebile, nella tremenda tappa del 45° Giro d’Italia denominata”Cavalcata dei Monti Pallidi”. Sono passati quasi 60 anni, dal 2 giugno 1962, la 14 tappa della corsa rosa con partenza da Belluno e arrivo sul traguardo di Moena dopo 160 km di corsa. L’abruzzese Vincenzo Meco andò in fuga da lontano in una delle frazioni dolomitiche più impegnative. Durante la tappa il gruppo fu sorpreso da una violenta bufera di neve con temperature vicino allo zero che obbligò l’organizzazione ad anticipare l’arrivo in cima al Passo Rolle. Meco riuscì nell’impresa a tagliare per primo sul Rolle dove finì la tappa. Al secondo posto si piazzò ad oltre 3’30”, il romagnolo Ercole Baldini e terzo Imerio Massignan. Poi, arrivarono alla spicciolata Nino De Filippis, Graziano Battistini che conquistò la maglia rosa e sesto Vito Taccone, compaesano di Vincenzo Meco. Per la cronaca, si ritirano 57 corridori per le avverse condizioni meteo con un freddo glaciale, dove i pochi ciclisti stremati e sfiniti che terminarono la tappa, furono portati subito in albergo per un bagno caldo. Il Giro d’Italia lo vinse Franco Balmamion che si ripeterà anche l’anno dopo nel 1963. Una giornata epica che entra di diritto nella storia del Giro d’Italia.