Archivio mensile:Maggio, 2020

Storie del giro d’Italia. Alberto Contador 2015

di Claudio Visci

Seconda vittoria al Giro d’Italia di Alberto Contador, lo spagnolo capitano della Tinkoff, riesce a battere Fabio Aru alla Corsa rosa del 2015, svoltasi dal 9 al 31 maggio. La partenza con la cronosquadre a Sanremo sempre con la vittoria della formazione australiana  Orica Greenedge. Simon Gerran in rosa. A Genova sprint di Elia Viviani e maglia rosa a Michael Matthew, che vince in volata nella terza tappa a Sestri Levante. A La Spezia assolo di Davide Formolo e in rosa sempre i corridori australiani con Simon Clarke. Nel primo arrivo in quota in Toscana, sull’Abetone dopo una lunga fuga s’impone in solitaria lo sloveno Jan Polanc e maglia rosa che passa ad Alberto Contador. Successi dei velocisti a Castiglione della Pescaia André Greipel e a Fiuggi Diego Ulissi. A Campitello Matese successo spagnolo da parte dello scalatore Benat Intxausti, mentre a San Giorgio del Sannio trionfa Paolo Tiralongo. A Forlì vince Nicola Boem e a Imola il russo Ilnur Zakarin. Il fuoriclasse belga Philippe Gilbert di forza conquista Vicenza e dopo qualche giorno Verbania. Il velocista veneto Sacha Modolo fa doppietta a Jesolo e a Lugano, in Svizzera. Aru è la nuova maglia rosa. Vasil Kryenka fa sua la crono di Valdobbiadene, con Contador che ritorna in rosa. Landa si ripete trionfando in solitudine ad Aprica. Lo scalatore Aru conquista il primo successo a Cervinia e dopo a Sestriere. Nella Torino- Milano conclude lo sprint il belga Iljo Keisse. Alberto Contador conquista il Giro d’Italia con un vantaggio di 1’53” e 3’05” sulla coppia dell’Astana, Fabio Aru e terzo Mikel Landa.



Tour vietnam

di Claudio Visci

Dopo il successo ieri del vietnamita Tran Tuan Kiet, si è svolta l’ottava tappa del Tour del Vietnam, la Tamky- Quy Non di 185 km. La frazione caratterizzata da molti saliscendi, si è decisa nel finale, quando si sono sganciati dal gruppo dieci corridori che si sono contesi la vittoria. Allo sprint ha centrato il bersaglio il vietnamita Nguyen Duong Ho Vu(MM Mega Market) che ha battuto i connazionali Huynh Than Tung e terzo posto di Nguyen Van Duong. In classifica generale rimane sempre in maglia gialla Nguyen Fan Hoai(Duong Domesco Don). Oggi nona frazione Quy Nhon- Pleiuk di km 167.



Storie del giro d’Italia. Nairo quintana 2014

di Claudio Visci

È il primo sudamericano a conquistare il Giro d’Italia del 2014, svolto dal 9 maggio al 1 giugno. Stiamo parlando del colombiano Nairo Quintana(Movistar) al suo primo successo in un grande Giro. La Corsa rosa partita da Belfast con la cronosquadre vinta dal team Orica- Greenedge, in maglia il canadese Svein Tuft. Il velocista tedesco Marcel Kittel fa il bis a Belfast e Dublino, in Irlanda. L’australiano Michael Matthews in rosa fino alla settima tappa. Lo sprinter francese Nacer Bouhanni si afferma in tre tappe: a Bari, Foligno e Salsomaggiore Terme. Anche il toscano Diego Ulissi fa doppietta a Viaggiano e Montecopiolo. A Montecassino in volata si registra la vittoria di Michael Matthews che mantiene la rosa. L’olandese Pieter Weening vince per distacco a Sestola e l’australiano Michael Rogers a Savona. Rigobero Uran nella crono conquista tappa e maglia rosa. A Rivarolo Canavese e Oropa due splendide vittorie di Marco Canola ed Enrico Battagnin, mentre il sardo Fabio Aru centra il colpo in quota a Montecampione. Il giorno seguente Nairo Quintana compie il capolavoro a Val di Martello e si veste anche di rosa. A Vittorio Veneto prima vittoria della sua carriera per il laziale Stefano Pirazzi. Il colombiano Julian Arredondo trionfa in salita al Rifugio Panarotta di Valsugana e Quintana consolida il primato vincendo la cronoscalata sulla Cima Grappa. Sul durissimo Monte Zoncolan a sorpresa vince in solitudine l’australiano Rogers. A Trieste conclusione del Giro con lo sprint del velocista sloveno Luka Mezgec. Nairo Quintana vince il Giro d’Italia con un vantaggio di 2’58” sul connazionale Rigoberto Uran, mentre Fabio Aru conclude terzo a 4’04” dal corridore colombiano.



Michele bartoli oggi compie 50 anni

di Claudio Visci

Il toscano di Pisa, Michele Bartoli  oggi spegne 50 candeline. È stato considerato nella sua splendida carriera tra i migliori interpreti delle corse in linea a cavallo degli anni novanta e duemila. Professionista dal 1992 al 2004, il leoncino delle Fiandre ha conquistato importanti successi, vincendo due Liegi- Bastogne Liegi, due Giri di Lombardia, un Giro delle Fiandre, una Freccia Vallone, Un’Amstel Gold Race, un Campionato di Zurigo e due volte la classifica finale di Coppa del Mondo. L’unico rammarico e di non aver vinto il campionato del mondo. Si piazzò due volte al terzo posto di bronzo a Lugano e a Valkenburg. Si è ritirato nel 2004 con la divisa della CSC. A gennaio ha perso il carissimo papà Graziano Bartoli che aveva il ciclismo nel sangue. Oggi è sposato e vive a Montecarlo di Lucca con la moglie Alessandra e i figli Clarissa e Gianni.



Storie di eroi e giganti del ciclismo

di Claudio Visci

È stato un grande corridore Giuseppe Saronni, nato a Novara il 22 settembre 1957. Professionista dal 1977 al 1990 ha corso nella sua stupenda carriera con le divise della Scic, GIS Gelati, Del Tongo, Malvor e Diana Colnago. Si è aggiudicato due Giri d’Italia: nel 1979 su Francesco Moser e terzo lo svedese Johansson e nel 1983 Saronni batté Roberto Visentini e lo spagnolo Jan Fernandez. In quei anni Saronni e Moser caratterizzarono un’accesa rivalità l’Italia sportiva. Trionfò alla Milano- Sanremo nel 1983 in solitudine con indosso la maglia iridata. Nel 1982 conquistò con un capolavoro il mondiale a Goodwood, in Gran Bretagna. L’americano Greg Lemond si piazzò secondo a 5″ e terzo arrivò di bronzo l’irlandese Sean Kelly a 10″ secondi. In quell’anno a ottobre centra il colpo vincendo il Giro di Lombardia allo sprint sul francese Pascal Jules e Francesco Moser. Nel 1981 a Praga fu battuto in una strana volata dal belga Freddy Maertens, mentre nel 1986 fu medaglia di bronzo al mondiale di Colorado Springs, vinto da Moreno Argentin. Vinse anche una Freccia Vallone, oltre a una miriade di tappe al Giro d’Italia e tante classiche del calendario italiano. Ha lasciato l’attività agonistica nel 1990, dopo 193 vittorie. Oggi Giuseppe Saronni, 62 anni, dal 2005 è team manager della UAE Emirates.



Stasera alle ore 19,30 quarta puntata di “Ciclosport’ trasmissione sportiva condotta da Claudio Visci



Storie del giro d’Italia. Vincenzo nibali 2013

di Claudio Visci

Il siciliano Vincenzo Nibali si aggiudica da dominatore, la 96° edizione del Giro d’Italia, svoltosi dal 4 al 26 maggio 2013. La Corsa rosa partita dalla splendida Napoli si apre con il circuito spettacolare del Vomero e arrivo sul lungomare di Caracciolo che vede il successo di Mark Cavendish. Il velocista inglese s’impone in seguito in altre tre tappe: Margherita di Savoia, Treviso e l’ultima a Brescia. Mark Cavendish, Salvatore Puccio, Luca Paolini e Benat Intxausti sono i quattro ciclisti che indossano la maglia rosa, prima di Vincenzo Nibali per tredici frazioni. Nella cronosquadre dell’isola di Ischia trionfa il team Sky. Due vittorie italiane di fila per Luca Paolini a Marina di Ascea e Enrico Battaglin a Serra San Bruno. Nella Cosenza- Matera spunto in volata del velocista John Degenkolb. L’australiano Adam Hansen spara il colpo a Pescara, mentre nella crono di Saltara vince con merito l’australiano Alex Dowsett. A Firenze centra il bersaglio il russo Maksim Belkov. Dopo il giorno di riposo, si riprende con l’arrivo in quota sull’altopiano di Montasio si afferma Rigoberto Uran. Il lituano Ramunas Navardauskas brinda nella tappa sul Vajont, patria del famoso scrittore Mauro Corona, grande appassionato delle due ruote. A Bardonecchia sfreccia Mauro Santambrogio, poi trovato positivo e squalificato, la tappa va a Nibali. Il siciliano Giovanni Visconti conquista la frazione del Galibier, in Francia. Lo spagnolo Intxausti, già maglia rosa centra il colpo a Ivrea e gli risponde il giorno dopo ancora Visconti a Vicenza. Nibali fa la doppietta a Polsa e sulle Tre Cime di Lavaredo con neve e freddo. La frazione prima a Val di Martello annullata per maltempo. Cavendish chiude il Giro imponendosi a Brescia il suo quarto successo. Lo Squalo dello Stretto vince il suo primo Giro d’Italia. Al secondo posto si piazza il colombiano Rigoberto Iran a 4’43” e terzo arriva con un ritardo di 5’52”, l’australiano Cadel Evans. Quarto Michele Scarponi.



Fabio Aru: faro’ il tour de france, addio Giro

di Claudio Visci

Il corridore dell’UAE Emirates, intervistato ieri da Radio RAI nel programma Domenica Sport, ha parlato del suo programma stagionale con il nuovo calendario, che vedrà probabilmente il corridore sardo alla partenza del Tour de France ad agosto.”Stiamo valutando in questi giorni con il team, e ci sono possibilità di prendere parte alla corsa francese”. Per lo scalatore italiano, nessun ciclista quest’anno riuscirà a partecipare a Tour e Giro, perché sono troppo vicini sulle date. Il 30 enne corridore, diretto dal manager José Antonio Fernandez, viene da due stagioni difficili, sperando in questi tre mesi di corse ritrovi la sua classe cristallina e rispolveri le sue imprese, dopo la splendida vittoria alla Vuelta di Spagna del 2015, il terzo e il secondo posto al Giro d’Italia del 2014 e 2015, oltre al quinto al Tour del 2017.

 



Tour Vietnam

di Claudio Visci

Sul traguardo di Tam Ky, dopo 130 km di corsa, fa tris il corridore vietnamita Nguyen Tan Hoai, nella sesta tappa del Tour del Vietnam. Il portacolori della Duoc Domesco Dong Thap consolida saldamente la maglia gialla di leader. Ha battuto allo sprint i connazionali Nguyen Truong Tai e Tra Le Minh Thuan. Il gruppo arrivato a 14″ secondi viene regolato dal francese Loic Descriac. Domani il Giro asiatico osserva il primo giorno di riposo. Si riprende martedì 26 maggio con l’arrivo a Photam Ky, un circuito pianeggiante di 50 km.



Storie del Giro d’Italia. Ryder Hesjedal 2012

di Claudio Visci

Decide l’ultima crono a decretare il vincitore della 95° edizione del Giro d’Italia, svoltosi dal 5 al 27 maggio 2002. Il canadese Ryder Hesjedal del team Garmin trionfa sullo spagnolo Joaquim Rodriguez. Si parte dalla Danimarca con tre tappe: la crono di Herning individuale va allo statunitense Taylor Phinney che rimane in rosa tre giorni. Sempre a Herning e Horsens, a segno i velocisti Mark Cavendish e Matthew Goss. La crono a squadre di Verona viene conquistata dal team Garmin, con il lituano Ramunas Navardauskaus maglia rosa. A Porto Sant’Elpidio si afferma per distacco il colombiano Miguel Angel Rubiano e Adriano Malori va in rosa. Sul traguardo in quota a Rocca di Cambio, in Abruzzo vittoria importante del gregarione Paolo Tiralongo. Maglia rosa a Ryder Hesjedal che si scambia con Rodriguez il simbolo del primato fino all’ultima tappa. A Lago Laceno il forte scalatore lucano Domenico Pozzovivo stacca tutti, mentre a Frosinone centra il colpo lo spagnolo Francisco Ventoso. Nel duro strappo della Basilica di Assisi capolavoro di Rodriguez. Roberto Ferrari si impone a Montecatini Terme e il danese Lars Bak a Sestri Levante. Torna il velocista inglese Mark Cavendish che ottiene sul traguardo di Cervere il suo secondo successo al Giro. Il costaricense Andrey Amador dopo una fuga pazzesca trionfa a Cervinia. L’abruzzese Matteo Rabottini, trova il colpo di giornata a Pian dei Resinelli. Dopo il riposo il Giro affronta le mitiche dolomiti con l’arrivo a Falzes, che consacra lo spagnolo Jon Izagirre, e gli risponde Rodriguez a Cortina D’Ampezzo con la maglia rosa. A Vedelago trova il successo Andrea Guardini allo sprint. Nel durissimo arrivo all’Alpe di Pampeago incorona il ceco Roman Kreuziger. Il mitico Passo dello Stelvio laurea dopo una lunghissima fuga il belga Thomas De Gendt. Marco Pinotti conclude affermandosi nella prova finale della crono di Milano. Ryder Hesjedal scavalca Rodriguez e vince il Giro d’Italia con soli 16″ sullo spagnolo. Al terzo posto si piazza il belga De Gendt a 1’39”. È il secondo ciclista oltreoceano ad aggiudicarsi la Corsa rosa, dopo la vittoria del 1988 dell’americano Andy Hampsten.