Intervista. Massimo ghirotto, ex professionista

di Claudio Visci

Massimo Ghirotto, veneto di Boara Pisani, 59 anni, professionista dal 1983 al 1995, nella sua carriera ha conquistato tre tappe al Giro d’Italia, due al Tour de France e una alla Vuelta Espana.

Nella tua splendida carriera, oltre a vincere tappe nei Grandi Giri, ti sei imposto anche nelle corse italiane?

” Ho vinto tante classiche nazionali, tra le più importanti Trofeo Matteotti a Pescara, Giro del Veneto e Tre Valli Varesine”.

Mi racconti la sorprendente affermazione nella Wincanton Classic nel 1992.

“Era una prova di Coppa del Mondo. Argentin scremo’ il gruppo, poi a tre giri dal termine siamo rimasti in due con il francese Jalabert favorito. Nel finale ho notato che era in crisi di fame e sono andato da solo fino al traguardo. Una giornata indimenticabile”.

Nel 1994 stavi per vincere il mondiale ad Agrigento?

” Sono arrivato quarto, dopo che a 500 metri dall’arrivo ero in fuga con Leblanc, che poi avrebbe vinto la maglia iridata, dietro a Chiappucci e Virenque. Un successo importante che poteva cambiare la mia carriera”.

La più emozionante tappa che hai vinto nei Grandi Giri?

” Penso sia stata la frazione del Giro d’Italia 1991, la Prato- Felino con una fuga memorabile. Il Giro lo vinse Chioccioli”.

La tua opinione sul ciclismo del terzo millennio?

“Ogni epoca ha il suo periodo di grandi campioni. Il ciclismo, in questi ultimi anni si è trasformato in grandi team internazionali. Si corre ormai in tutto il mondo”.

Che pensi del ciclismo italiano. Un pensiero su Nibali, Ganna e Aru?

” Il ciclismo italiano gode di ottima salute. Nibali, un atleta straordinario, capace di vincere tutto, dai Giri alle classiche. Ganna, la rivelazione del 2020, nei prossimi anni può tentare di conquistare le classiche del nord. Aru può ritornare ai massimi livelli”.

Al Giro del 2010 ti sei unito alla squadra RadioRai, come commentatore tecnico, in sella ad una moto Rai, al seguito della Corsa Rosa.

” Un’esperienza unica, un’avventura di strada al seguito del Giro d’Italia, una manifestazione sportiva popolare e culturale della nostra bella Italia”.