Storie di Eroi del Ciclismo Gaetano Belloni

di Claudio Visci

Oggi raccontiamo la  4 puntata di storie di eroi del ciclismo.

Gaetano Belloni  nasce  a Pizzighettone il 27 agosto 1892. Il padre Gentilio, era addestratore di cavalli per carrozze. Si trasferirono a Milano, e li fu mandato a fare l’apprendista in una manifattura tessile, dove in un incidente perse la mano destra. Fu costretto in seguito l’esclusione alle armi della Prima Guerra Mondiale. Dopo un buon passato nei dilettanti, passa professionista nel 1916 e negli anni successivi vinse numerose gare. Al termine della guerra ci fu il ritorno di Costante Girardengo alla pien a attività e penalizzò molto Bellini, che iniziò ad essere indicato come “l’eterno secondo”. Posto d’onore al Giro d’Italia del 1919, alle spalle di Girardengo con un distacco di 50′. Nel 1921 ancora secondo, dietro a Brunero. Nella sua lunga carriera Tano Bellini, in quel periodo, infatti, accumulò la bellezza di 100 e oltre secondi posti. Si narra che fuori dagli spogliatoi nei velodromi di tutta Europa nelle Sei Giorni, era sempre circondato da belle fanciulle. Fu il primo  Playboy  della storia del ciclismo di quell’epoca. Vinse nel 1920 l’unico Giro d’Italia su Gremo arrivato a 32’25”. Si aggiudicò per distacco la Milano- Sanremo del 1917, battendo Girardengo. Tre anni dopo, rivinse la  Sanremo in volata sul francese Pelissier e al terzo Girardengo. Si  è affermato anche a tre Giri di Lombardia; nel 1915 in uno sprint a due regola Ferrario;  nel 1918 ha preceduto Sivocci e  Faletti.  Dopo dieci anni nel 1928, Bellini supera Binda, Grandi, Fossati e Beretta. Un trionfo italiano ai primi 5 posti. Nel campionato del mondo, fu 4 a Roma. Due aneddoti celebri nella vita sportiva di Tano Bellini. Il primo al Giro d’Italia, dove vincendo una tappa davanti a Girardengo, venne premiato con un quadro, che vendette subito dopo guadagnando due lire. Quel quadro portava la firma di  Pablo Picasso, che divenne celebre nel mondo. Durante una Sei Giorni al Madison Squadre Garden di New York, cadde rovinosamente fratturandosi un braccio. Il tenore  Beniamino Gigli  mise allora a disposizione la propria limousine per trasportarlo in ospedale e interruppe le prove a teatro per andare a visitarlo. Si spense il 9 gennaio del 1980 a Milano.

Professionista dal 1916, al 1932, vinse 2 Milano- Sanremo(1917-20) 3 Giri di Lombardia(1915-18-28), il Giro d’Italia 1920 e 12 tappe al Giro d’Italia, oltre a numerose classiche del panorama italiano. Fu un grande rivale di Costante Girardengo.

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