Storie di eroi e giganti della storia del ciclismo. Fausto Coppi

di Claudio Visci

Fausto Coppi, “il Campionissimo” fu il corridore più famoso e vincente dell’epoca d’oro di grandi campioni del pedale. Professionista dal 1939 al 1959, ha corso con le divise della Legnano, Bianchi e Carpano. Nato il 15 settembre 1919 a Tortona, nell’alessandrino, l’Airone è considerato ancora oggi uno dei più grandi e popolari atleti di tutti i tempi, formidabile passista, eccezionale scalatore, si impose infatti sia nelle più importanti corse a tappe sia nelle maggiori classiche in linea, vincendo cinque volte il Giro d’Italia, due volte il Tour de France, diventando il primo ciclista a fare doppietta nello stesso anno a due Grandi Giri. Al Giro di Lombardia sono cinque le affermazioni, tre vittorie alla Milano- Sanremo e i due trionfi alla Parigi- Roubaix e la Freccia- Vallone. Anche su pista conquistò laureandosi campione del mondo d’inseguimento nel 1947 e nel 1949 e primatista dell’ora. Leggendaria fu la sua rivalità con Gino Bartali, l’altro grande campione, che divise l’Italia nell’immediato dopoguerra. Le sue imprese e la sua tragica scomparsa ne hanno fatto un’icona della storia sportiva, fama e popolarità con centinaia di libri e filmati di essere ancora a distanza di oltre 70 anni l’atleta più importante della storia dello sport italiano. Si potrebbe scrivere tantissimo di Fausto Coppi, ma ci fermiamo qui a ricordare un mito e un grandissimo campione.