Archivio mensile:Giugno, 2020

Vittorie straniere al giro d’Italia. Stephan Roche 1987

di Claudio Visci

L’irlandese Stephan Roche si aggiudicò la 70° edizione del Giro d’Italia. Fu un anno straordinario di Roche che vinse anche il Tour de France e il mondiale. La crono di Sanremo da la partenza alla corsa che si afferma Roberto Visentini. A San Romolo l’olandese Erik Breukink conquista tappa e maglia. Il veneto Moreno Argentino vince a Borgo Val di Taro, Montalcino e la terza a Roccaraso. I velocisti Paolo Rosola va a segno a San Giorgio del Sannio, Termoli, e a Como, mentre Urs Freuler s’impone a Bari. Visentini si riprende la rosa nella crono di San Marino da lui vinta. Due giorni dopo, avviene il “golpe” di Roche che attacca in salita il compagno di squadra Visentini che arriva al traguardo distrutto e avvilito. Stephan Roche(Carrera) riconquista il primato e conclude da trionfatore la corsa, imponendosi anche nella crono finale di Saint- Vincent. Al secondo posto si piazza l’inglese Robert Millar a 3’40”. Sul podio di bronzo arriva l’olandese Erik Breukink a 4’17”, i due della Panasonic.

 



Roglic vince per distacco ed e’ campione sloveno

di Claudio Visci

Riparte la stagione del ciclismo internazionale in Slovenia. Il 30 enne corridore Primoz Roglic, s’impone in solitaria vestendo la maglia di campione sloveno. Il portacolori della Jumbo- Visma, dopo la vittoria straordinaria alla Vuelta di Spagna nel 2019, vuol tentare con il suo nuovo compagno Tom Dumoulin a vincere il Tour de France. Sulla salita finale del traguardo di Ambroz Krvacem, ha staccato il giovane promettente Tadej Pogacar(UAE Emirates) e terzo è giunto Matej Mohoric(Bahrain- McLaren).

In campo femminile vittoria di Ursa Pintar della Alé Ljubljana, in solitaria su Spela Kern(Lviv Cycling). Al terzo posto Urska Zigart, compagna di squadra della Pintar.



Gloria e tragedie. Stan Ockers 1956

di Claudio Visci

Era il 1 ottobre del 1956, durante una riunione in pista sul velodromo di Anversa, morì il belga Stan Ockers. Aveva 36 anni. Fu campione del mondo nel 1955 a Frascati, vinse anche due Freccia Vallone nel 1953 e 1955 e una Liegi- Bastogne Liegi, in volata sul connazionale Impanis. Anche nelle corse a tappe dimostrò il suo valore, classificandosi alla piazza d’onore al Tour de France del 1952, vinto dal campionissimo Fausto Coppi. Poi, in quella tragica e assurda notte sulla pista di casa, una caduta come tante, che sembrava banale, sul finale di stagione, magari a chiudere la sua luminosa carriera al Giro di Lombardia. Fu una tragedia enorme per il popolo belga, perché Stan Ockers era un idolo, tra i corridori più amati del ciclismo. Era tifoso, un bambino che si chiamava Eddy Merckx, che aveva 11 anni e soffrì parecchio per quel drammatico incidente che costo’ la vita al povero Ockers.



Vittorie straniere al giro d’Italia. Bernard Hinault 1985

di Claudio Visci

Roberto Visentini, in maglia rosa si ammalò e fu costretto a cedere il primato a Bernard Hinault, che alla terza partecipazione conquistò il suo terzo Giro d’Italia. La Corsa Rosa partì da Verona con una crono dominata da Francesco Moser, che poi vince anche a Saint- Vincent e la seconda crono finale a Lucca. Il trentino conquista la maglia rosa. Nella Busto Arsizio- Milano, la cronosquadre va alla Del Tongo e Giuseppe Saronni va in rosa. A Selva di Val Gardena trionfa lo svizzero Hubert Seiz, con Visentini in rosa. Dopo nove giorni al comando Visentini perde il primato nella crono di Maddaloni vinta da Hinault che conquista la rosa. Vittorie italiane di Giuseppe Saronni a Pinzolo e Cecina, Orlando Marini a Jesi, mentre i velocisti Stefano Allocchio e Paolo Rosola si affermano a Foggia e Crotone. Doppietta del portoghese Acacio Da Silva a Matera e Paola. Franco Chioccioli vince in salita sul Gran Sasso. Il velocista svizzero Urs Freuler si impone allo sprint a Busto Arsizio, Frosinone e Genova. Bernard Hinault(La Vie Claire) vince il Giro d’Italia. Alla piazza d’onore  Francesco Moser(GIS Gelati) a 1’08” e terzo sul podio arriva lo statunitense Greg Lemond, compagno di squadra del francese a 4’53”.



La israel start- up nation, vuole prendersi chris froome con un ingaggio di 5 milioni

di Claudio Visci

Il team israeliano, la Israel Start- Up Nation squadra del World Tour diretta dal manager Kjell Carlstrom è in procinto di ingaggiare già al Tour de France il keniano- bianco Chris Froome. Il fuoriclasse inglese, capitano della corazzata britannica Ineos, vuole tentare di conquistare il suo quinto Tour. La corsa francese prenderà il via da Nizza il prossimo 29 agosto per concludersi a Parigi il 20 settembre. Sul tavolo ci sarebbe uno stipendio di 5 milioni di euro. In scadenza di contratto a fine stagione, senza proposta di rinnovo per la prossima annata. Vediamo in seguito l’evolversi di questa clamorosa notizia di Chris Froome che potrebbe lasciare la Ineos.



Gloria e tragedie. Serse Coppi 1951

di Claudio Visci

Serse Coppi, fratello del più celebre Fausto, perse la vita a soli 28 anni sul traguardo del Giro del Piemonte. Era il 29 giugno del 1951, il povero Serse non riusciva a dormire, quasi aveva un presentimento prima di partire per Torino. I due fratelli Coppi, nel finale di gara, erano rimasti attardati, ma proprio in Corso Casale a Torino avviene una caduta banale e rimase coinvolto anche Serse che picchia la testa sulle rotaie del tram, a pochi metri dall’arrivo in pista. Fece la doccia, ma all’improvviso avvertì lancinanti dolori alla testa. Si passò l’acqua calda sul capo, ma gli fu fatale. Venne portato d’urgenza alla clinica Sanatrix. Serse non fu operato ed era in coma profondo. Serse morì nel breve volgere di poche ore di una tragedia sconvolgente. A distanza da quell’evento tragico, Pierino Coppi, il cugino dei fratelli Coppi, che è stato sindaco di Castellania, disse che sarebbe bastata una borsa di ghiaccio sulla testa a salvare la vita a Serse. Fausto Coppi affranto e distrutto pensò di non correre più, ma riprese l’anno dopo, nel 1952, quando fece l’accoppiata Giro e Tour nello stesso anno.

 



Vittorie straniere al giro d’italia. Bernard Hinault 1982

di Claudio Visci

Il Giro d’Italia 1982,65° edizione della Corsa Rosa, fu vinto per la seconda volta da Bernard Hinault. Il fuoriclasse francese si aggiudicò la cronosquadre con la sua squadra Renault-Gitane e conquistò la maglia rosa. Nella prima tappa successo allo sprint di Giuseppe Saronni a Viareggio, poi vinse anche a Palermo e nella famosa tappa Cuneo- Pinerolo. A Cortona assolo dell’australiano Michael Wilson con Laurent  Fignon in rosa per un giorno. Nella crono Perugia-Assisi domina Hinault che si prende il primato. Doppietta del velocista svizzero Urs Freuler a Roma e Caserta. Il lombardo Silvano Contini s’impone a Castellammare di Stabia e a Pescara. A Diamante trionfa Francesco Moser che strappa la maglia a Hinault. Sul traguardo in quota a Campitello  Matese avviene il capolavoro del francese che si riprende la rosa fino alla conclusione di Torino, vincendo anche le tappe di Montecampione e la crono finale a Torino. Successi azzurri di Moreno Argentini a Agrigento, Silvestro Milani a Comacchio e Guido Bontempi a Urbino. Bernard Hinault si afferma al Giro d’Italia con un vantaggio di 2’35” sullo svedese Tommy Prim e terzo Silvano Contini a 2’47”, entrambi della squadra Bianchi.



Mezgec brinda al criterium pogacar in slovenia

di Anna Santilli

Il 32 enne sloveno Luka Mezgec ha conquistato ieri il Criterium Pogacar, un circuito pianeggiante che si è disputato sulle strade alle porte di Ljubljana, in terra di Slovenia. Il velocista portacolori della Mitchelton-Scott ha vinto la gara a punti sull’austriaco Marco Haller della Bahrain McLaren, mentre al terzo posto si è classificato il giovane sloveno Matej Mohoric. Domani si replica con i campionati nazionali con la partecipazione di grandi corridori come Primoz  Roglic e Tadej Pogacar.



Gloria e tragedie. Giulio Bartali 1936

di Claudio Visci

Cominciamo oggi a raccontare le leggendarie imprese dei campionissimi e i grandi drammi che hanno segnato l’epopea del ciclismo. Nessun altro sport, nel corso di più d’un secolo, ha saputo proporre tante storie così tragiche come il ciclismo. In questo primo episodio la drammatica fine del povero Giulio, fratello di Gino Bartali. Ma che destino assurdo e tragico Gino Bartali e Fausto Coppi. Nel perdere entrambi l’amato e adorato fratello in bici. Era il 14 giugno 1936. La stagione del primo trionfo al Giro d’Italia di Gino Bartali. Olmo, arrivò al secondo posto a 23′ dal toscano di Ponte a Ema. In quel giorno d’estate Giulio Bartali era impegnato in Toscana, in una delle gare più importanti, la Targa Chiari. Un gruppetto comandava la corsa, tra cui anche Giulio che rientrò in discesa, sulle strade viscide dalla pioggia. Poi, in una curva, Giulio picchia di striscio la portiera della vettura e si frattura la clavicola. Viene soccorso e trasportato all’ospedale fiorentino di Santa Maria Nuova. Non è grave. Viene operato, ma l’intervento non riuscì. Uscì dalla sala operatoria in coma e morì in casa il giorno dopo. Al Giro d’Italia, negli anni ’80, quando Gino seguiva la Corsa Rosa, rivelò ai giornalisti che i medici sbagliarono l’operazione e ci fu un’emoraggia interna a causare il decesso. Gino voleva smettere con le corse. Poi, riprese e vinse anche il Giro di Lombardia, oltre al Giro in quell’anno tragico. Dicevano che forse Giulio Bartali era più forte di Gino.



Vittorie straniere al giro d’Italia. Bernard Hinault 1980

di Claudio Visci

E vennero gli anni del dominio del fuoriclasse francese Bernard Hinault, che vinse il suo primo Giro d’Italia del 1980. Grande protagonista fu Giuseppe Saronni, vincitore l’anno prima, si aggiudicò ben 7 tappe: Imperia, Torino, Parma di fila, poi Barletta, Sirmione, Cles e la crono di Turbigo. Il lombardo uscì presto di classifica, mentre il rivale Francesco Moser, ancora in lizza per la vittoria finale, dovette ritirarsi nella ventesima tappa a causa di una caduta. Il trentino, si affermò nella crono di apertura della Corsa Rosa a Genova, mentre Dante Morandi vince a Marina di Pisa, Carmelo Barone a Portoferraio, Silvano Contini a Orvieto. Palinuro e Sorrento incoronano Giovanni Mantovani. A Campo Tenese Gianbattista Baronchelli trionfa alla grande. Il francese Bernard Hinault s’impone a Roccaraso con Wladimiro Panizza che sfila la maglia rosa a Roberto Visentini. Hinault conquista la rosa nella tappa dello Stelvio con il compagno di squadra Jan Rene’ Bernaudeau a cui lasciò la vittoria. Bernard Hinault(Renault) vince il Giro d’Italia con un vantaggio di 5’43” su Wladimiro Panizza(Gis-Gelati) e terzo si piazza Giovanni Battagnin(Inoxpran) a 6’30” secondi.